Scegliendo il fotovoltaico scegli di essere parte di un cambiamento
Investire nell'Energia Rinnovabile è un investimento per te
e un regalo per le generazioni future
Che cos'è il Fotovoltaico?
Il fotovoltaico è una tecnologia che permette di produrre energia elettrica pulita utilizzando la luce del Sole.
Si tratta di una fonte rinnovabile amica della natura perché permette di ridurre le emissioni inquinanti nell'atmosfera.
E' il modello energetico del Futuro perché, se ben dimensionato, permette di produrre in proprio quasi o tutta l'energia che una casa ha bisogno.
E' anche un Investimento perché permette sia di abbattere le bollette dell'energia elettrica sia di vendere l'energia prodotta in eccesso alla rete,
ammortizzando negli anni la spesa iniziale dell'impianto e, successivamente, anche di guadagnare sfruttando i meccanismi di risparmio, detrazioni fiscali e vendita di energia.
Come funziona il Fotovoltaico?
Il fotovoltaico è una tecnologia che utilizza dei pannelli composti da celle in silicio, detti moduli fotovoltaici, che convertono l'energia del Sole in elettricità.
Il processo che crea questa energia viene chiamato effetto fotovoltaico.
La luce del Sole, che contiene energia, colpisce i moduli fotovoltaici ed "eccita" gli elettroni presenti nelle celle in silicio. Gli elettroni "eccitati" si muovono lungo il circuito elettrico e, quindi, producono energia elettrica.
I pannelli fotovoltaici producono energia in Corrente Continua, non utilizzabile direttamente dall'impianto domestico.
L'energia elettrica in Corrente Continua viene convertita in Corrente Alternata da un Inverter: una volta trasformata può essere utilizzata nelle nostre reti di distribuzione, questo perché gli edifici domestici e industriali sono predisposti per il trasporto e l'utilizzo solo di Corrente Alternata.
A questo punto l'energia prodotta può seguire tre vie:
1) Può essere autoconsumata, cioè utilizzata direttamente dagli elettrodomestici accesi nella tua abitazione
2) Può essere immessa in rete e viene "valorizzata" ovvero venduta al gestore di energia elettrica, tramite meccanismo di scambio sul posto.
3) Può andare, se disponibili, in degli "accumulatori", ovvero delle batterie che si caricheranno: l'energia presente nelle batterie potrà essere utilizzata quando il fotovoltaico non produce (ad esempio la sera quando non è presente la luce solare).
Quanta CO2 si riduce grazie ad un impianto fotovoltaico?
Innanzitutto si deve dire che, per fare un calcolo perfetto, si dovrebbe sapere con certezza attraverso quali fonti fossili viene prodotta l'energia elettrica che arriva nell' abitazione: ovvero, se l'energia che il gestore vende viene prodotta da una centrale termica o idroelettrica o eolica o nucleare, ma ovviamente questo non è possibile.
Per avere una stima si utilizza il dato "fattore di emissione del mix elettrico" che rappresenta il valore medio di emissioni di CO2 dovuto alla produzione dell'energia elettrica utilizzata in Italia. Il dato è reso pubblico dal Ministero dell’Ambiente e quello aggiornato ad oggi è 0,531Kg di CO2/kWh.
Prendendo in prestito la spiegazione che dà il Ministero dell’Ambiente si scopre che per produrre un chilowattora elettrico vengono bruciati mediamente l'equivalente di 2,56 kWh sotto forma di combustibili fossili e di conseguenza emessi nell'aria circa 0,53 kg di anidride carbonica.
Si può dire quindi che ogni kWh prodotto dal sistema fotovoltaico evita l'emissione di 0,53 kg di anidride carbonica.
Quali sono i vantaggi di un impianto?
Immaginiamo la tipica famiglia i cui consumi siano soddisfatti con un impianto da 3kW. L'impianto, costato circa 6mila euro, fa accedere alla detrazione fiscale 50% con un costo effettivo di circa 3mila euro.
Tra risparmio in bolletta e proventi dallo scambio sul posto, questa famiglia ricava un beneficio economico di circa 700 euro all'anno.
L'investimento si ripaga da solo in circa 5 anni e tutto il risparmio generato negli anni successivi diventa profitto, con un guadagno cumulato superiore a 4 volte l'investimento iniziale.
Se la stessa famiglia avesse installato un impianto poco più grande, diciamo un 4,5kW, avrebbe speso circa 3mila euro in più ma non ne avrebbe ricevuto alcun beneficio significativo.
Tra risparmio in bolletta e scambio sul posto, avrebbe ricavato sempre circa 700 euro all'anno e i 3mila euro in più per l'impianto sarebbero probabilmente stati spesi inutilmente.
Nota bene: il problema dell'impianto sovradimensionato è più comune di quanto si pensi. Vediamo come evitarlo.
Come scegliere l'impianto giusto?
Quando il consulente ti presenta un preventivo, include anche la proiezione economica del tuo possibile guadagno.
Questa proiezione viene realizzata tramite analisi del consumo: grazie alla competenza del consulente, i dati storici in bolletta, studi previsionali e l'utilizzo di appositi software, si stima la percentuale di autoconsumo, cioé la percentuale di energia prodotta dall'impianto che utilizzerai senza cederla alla rete.
Una buona percentuale di autoconsumo, basata a partire da consumi realistici, è il 50%. Quando questa percentuale scende, ad esempio al 30%, l'impianto è probabile sia sovradimensionato e quindi meno profittevole. Fidarsi del proprio partner energetico esperto nel settore è fondamentale: in caso tu abbia già ricevuto un preventivo con questo dato basso, o non ti sia stato dato affatto, sappi che è meglio scegliere un impianto più piccolo ed economico.
Come aumentare l'autoconsumo?
Normalmente l'energia che non usi viene ceduta alla rete, tramite il sistema dello scambio sul posto.
Dall'energia ceduta ricavi un beneficio economico inferiore a quello che avresti ricevuto consumando l'energia tu stesso.
Per questo in alcuni casi si preferisce installare l'impianto abbinandolo ad un accumulo elettrico, che conserva l'energia prodotta e non consumata sul momento per poterla utilizzare in seguito, ad esempio la sera.
La buona notizia è che i prezzi degli accumuli stanno diminuendo sensibilmente, anno dopo anno.
La cattiva notizia è che l'accumulo non sempre conviene, soprattutto per gli impianti più piccoli.
Proponendoti un accumulo, da partner energetico esperto nel settore, ti proporremo una simulazione economica di quanti anni servano affinché l'investimento si ripaghi da solo.
Se il tempo per recuperare l'investimento nell'accumulo fosse superiore ai nove anni, probabilmente è meglio aspettare che i prezzi scendano: ciò avviene spesso quando non hai consumi serali che giustifichino la presenza di un accumulo.
Il più diffuso incentivo all'accumulo è la detrazione fiscale al 50%.
Tuttavia di tanto in tanto emergono bandi regionali con incentivi a fondo perduto per l'acquisto di accumuli che rendono l'investimento vantaggioso.
Se hai un impianto fotovoltaico ma non hai ancora l'accumulo, il consiglio è di contattarci sia per studiare la convenienza dell'accumulo nel tuo caso e sia per sapere se uno di questi bandi a fondo perduto fosse disponibile per la tua zona.
Inoltre , c'è una tipologia di accumulo poco pubblicizzata ma interessante perché economica e molto efficace: quella degli accumuli termici, che conservano sotto forma di calore l'energia prodotta dall'impianto.
Con l'accumulo termico una famiglia media può interamente coprire il proprio fabbisogno di acqua calda nei mesi che vanno da aprile a ottobre.
Come tutelarti dai rischi
A differenza dei tempi del Conto Energia, quando si preferiva installare impianti grandi, adesso il profitto maggiore lo ricevi installando un impianto piccolo, ben dimensionato, che costa meno.
Oggi hai la possibilità di installare un impianto che può offrirti un ritorno economico di almeno 4 volte il tuo investimento iniziale al netto della detrazione.
I nuovi pannelli hanno un design che elimina oltre l'80% dei motivi di guasto. Ci sono moduli con una vita utile attesa di oltre 40 anni, con la garanzia scritta di offrirti un rendimento elevato per almeno 25 anni.
In più, i nuovi impianti che forniamo, hanno di sistemi di monitoraggio della produzione, che puoi usare per farti segnalare in tempo reale gli eventuali e rari malfunzionamenti che potrebbero ridurre il tuo profitto.
Le garanzie sono fondamentali: Nes propone sia garanzie sul prodotto, che ti tutela dai difetti di fabbricazione; sia garanzie sul rendimento, che assicura il rendimento minimo dei moduli; e la garanzia dell'installatore, che ti tutela da eventuali problemi di progettazione o montaggio dell'impianto.
Dal 2018 l'installazione di un impianto fotovoltaico è in edilizia libera, più comoda perché senza la necessità di permessi e autorizzazioni, nel rispetto delle normative locali e di settore.
Inoltre il problema dello smaltimento dei pannelli non sussiste perchè i produttori sono iscritti ad appositi consorzi per garantirti lo smaltimento gratuito.
Affidandoti, inoltre a una azienda certificata come Nes, avrai pure assistenza futura post-vendita garantita: la presenza di tecnici competenti assicura, infatti, il buon funzionamento lungo gli anni del tuo impianto fotovoltaico.
Come posso fare per avere una consulenza?
Se hai intenzione di valutare l'installazione del fotovoltaico, il tuo partner energetico Nes mette a disposizione i suoi consulenti specializzati per una valutazione globale delle tue esigenze.
La consulenza e il sopralluogo li regaliamo noi perché crediamo che lo sviluppo e la diffusione delle energie rinnovabili debba essere la priorità del nostro agire.
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